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Missione GRAIL

MoonKAM sta per riprendere

L’esperimento MoonKAM, come già accennato prima della fine della scuola, verrà ripreso tra pochissimo. Alle scuole partecipanti verranno rilasciati nuovi codici per la richiesta di immagini e potremo, eccezionalmente, godere di questa opportunità per catturare nuove immagini della Luna.
Facciamo tesoro dell’esperienza fatta lo scorso anno scolastico per capire come chiedere immagini migliori e ancora più interessanti.

Ecco le prime immagini da MoonKAM

Sono state rese disponibili le prime immagini (non le nostre) richieste da una scuola! Potete vederle usando questo link al sito americano di MoonKAM. Dateci un’occhiata perchè così possiamo capire meglio cosa aspettarci dalle nostre richieste. In particolare si nota la differenza tra immagini prese con le camere che guardano al nadir e quelle che guardano avanti ed indietro (che risultano essere più panoramiche). Per ogni immagine sono riportati i dati della richiesta così che è possibile capire bene, usando l’atlante lunare o una mappa, quale zona si sta osservando. Fra uno o due giorni dovrebbero arrivare le nostre!
In particolare guardate questa immagine usando
questo link. Notate una “macchia” bianca sopra l’orizzonte? Secondo voi cosa può essere? Pensateci bene, perchè nel 1968 una foto di questo tipo diede una dimensione diversa al pensiero umano.

MoonKAM inizia il 20 Marzo

Dopo il passaggio della tempesta solare, il sistema MoonKAM a bordo di Ebb (GRAIL-A) e Flow (GRAIL-B) sta venendo calibrato e verificato nuovamente. E’ ora possibile prenotare immagini che verranno riprese a partire da Martedì 20 Marzo. Si ricorda che di solito le immagini vanno prenotate con almeno due giorni di anticipo.

Tempesta solare! Ritardo nelle operazioni MoonKAM

A causa della tempesta solare, iniziata il 9 Marzo scorso con l’espulsione di una massa dalla corona solare (evento CME), le operazioni di MoonKAM non inizieranno domani 12 Marzo e verranno ritardate per mantenere le telecamere disattivate e, dunque, proteggerle dagli effetti elettrici associati alla tempesta.
Anche la Terra è ovviamente investita dalla gigantesca “eruzione” e sono potrebbero avvenire disservizi nella distribuzione della rete elettrica, nelle comunicazioni e persino nei trasporti aerei. Ovviamente i satelliti in orbita terrestre, essenziali per tantissime attività (si pensi ai satelliti per la navigazione e a quelli per le comunicazioni, sia intercontinentali che per la diffusione della televisione, oppure anche a quelli meteorologici) sono sotto stretta osservazione.
La tempesta è costituita da una grande quantità di particelle elettricamente cariche il cui accumulo può dare luogo a fenomeni decisamente poco desiderati. Il nostro pianeta deve al proprio campo magnetico la disponibilità di uno scudo naturale contro questi fenomeni, che però rimangono di sufficiente intensità da interessare molti dispositivi elettrici ed elettronici. In orbita lunare, dove il campo magnetico è estremamente debole, questa protezione è mancante e le sonde GRAIL sono completamente esposte al fenomeno. Ma sono anche progettate allo scopo, perciò sarà sufficiente spegnere gli esperimenti per il tempo necessario per garantire che tutto continue a funzionare.

Iniziata la fase scientifica

Con un giorno di anticipo sulla tabella di missione, il 7 Marzo alle ore 01:15 GMT è iniziata la fase scientifica delle due sonde GRAIL in orbita dal 1° Gennaio scorso intorno alla Luna. Dopo l’inserimento in orbita, ognuna delle due sonde ha modificato il proprio percorso intorno al nostro satellite naturale fino a raggiungere le condizioni adatte per le delicate misure del campo gravitazionale. Ora GRAIL-A e GRAIL-B, dette anche Ebb e Flow, si trovano in un’orbita polare quasi circolare, con una quota media di 54.5 Km sulla superficie della Luna. Le due sonda volano in formazione, relativamente a poca distanza una dall’altra (92Km), e GRAIL-B, Flow, precede GRAIL-A, Ebb.
La fase scientifica della missione durerà solo 84 giorni durante i quali la mappatura del campo gravitazionale della Luna verrà ripetuta per tre volte. I risultati della mappatura, effettuata in diverse condizioni (variando la quota delle sonde e la distanza reciproca) servirà a chiarire la struttura interna del nostro satellite ed a rispondere molto domande relative alla sua formazione ed al suo sviluppo.

EBB e FLOW sono pronte a lavorare

Ebb e Flow, ovvero GRAIL-A e GRAIL-B, hanno trascorso le settimane dall’inizio dell’anno modificando le proprie orbite fino ad avvicinarsi l’una all’altra ed iniziare così il volo in formazione per la fase scientifica della missione.
Dopo tutte le manovra Ebb e Flow viaggeranno una dietro l’altra ed effettueranno per tre volte una mappatura completa della Luna, mappatura che la prima volta verrà compiuta ad una quota che varierà tra i
15 Km ed i 50 Km. Il periodo orbitale, cioè il tempo impiegato per fare un giro intorno alla Luna, è ora di 113 minuti.
Le telecamere di MoonKAM verranno attivate il 12 Marzo.

GRAIL-A e GRAIL-B hanno un nome

Pochi giorni fa sono stati rivelati i nomi assegnati alle due sonde ora felicemente in orbita lunare. I nomi sono stati scelti mediante una competizione tra gli studenti delle scuole elementari statunitensi.
La vincitrice della competizione è stata una bambina di quarta elementare della cittadina di Bozeman, nel Montana. I nomi che ha proposto sono stati
Ebb e Flow che in italiano si traducono in Flusso e Riflusso, facendo riferimento all’effetto di marea che la Luna esercita sui nostri oceani.
Nel nostro progetto credo che continueremo però a chiamarle GRAIL-A e GRAIL-B perchè così sono distinte nel sistema che permette di pianificare le osservazioni che faremo.