Neil Alden Armstrong

Neil Alden Armstrong nacque il 5 agosto 1930 a Ohio e morì il 25 agosto 2012 (ovvero ieri). Armstrong era figlio di Stephen Koeing Armstrong e Viola Luise Engel. La sua frase più famosa fu ,dopo aver toccato la Luna, questa:  “ è un piccolo passo per l’uomo, ma è un grande balzo per l’umanità”. Dalla prima volta che volò( a 6 anni) si appassionò agli aerei, infatti, da più grande fece il pilota collaudatore per la nasa. La Nasa lo selezionò nel 1962 come astronauta e partecipò a due missioni La Gemini 8 nel1966 e nell’Apollo 11 1969 come comandante. Lui restò nello spazio (in tutto) per 8 giorni, 14 ore, 12 minuti e 31 secondi. E’ morto per delle complicazioni ad un intervento al cuore.

 Si laureò in ingegneria aeronautica alla Pur due Unisversity nel 1955.
Prima di fare il collaudatore per la Nasa, combattè come pilota di un jet per la marina militare.

Poi diventò pilota civile e per la NASA testò l’X-15 (un aereorazzo), in grado di raggiungere i 6.401 km/h.

Fu comandante nella missione Gemini 8 che consisteva nel compiere, per la prima volta, l’aggancio tra 2 oggetti orbitanti, ma agganciati iniziarono a girare e girare su se stessi così fecero un distacco d’emergenza ( pensando che ci fosse un problema nell’aereorazzo Agena). Ma continuarono a girare così il comandante capì che il problema era nei razzi di controllo di assetto della Gemini e riuscì ad evitare la morte con un rientro d’emergenza nel Pacifico.

Il 6 Maggio di 2 anni dopo scampò sempre la morte in un incidente durante un esercitazione con il Lunar Landing Research Vehicle (un simulatore).

Un anno dopo (1969) fu il comandante della missione Apollo 11 con i compagni Micheal Collins e Buzz Aldrin e per la prima volta dovevano atterrare sulla Luna nel mare della Tranquillità. Atterrati le sue prime parole furono: “Houston, qui Base della Tranquillità. L’Aquila è atterrata”. Dopo 7 ore ( il 21luglio) Armstrong fu il primo a uscire dal Lem e mettere piede sulla Luna.

Il 13 agosto del 1969, il Presidente degli Stati Uniti Richard Nixon gli assegnò la Medaglia presidenziale della libertà. Dopo la seconda missione, Armstrong, lasciò la NASA e sparì andando a insegnare ad una università a Cincinnati.

Armstrong ricomparve in pubblico per il trentesimo anniversario dell’impresa dell’Apollo 11, quindi per il quarantennale, in occasione del quale lui, Aldrin e Collins furono ricevuti dal presidente Barack Obama, per ricevere la Medaglia d’oro del Congresso (la più alta onorificenza civile statunitense).

La Repubblica ha aggiunto che:

A dare la notizia è stata la rete americana Nbc.:  Armstrong aveva subito un intervento chirurgico di quadruplo bypass coronarico lo scorso 7 agosto, due giorni appena dopo aver compiuto 82 anni. Il 6 un esame medico aveva rivelato la parziale occlusione nelle arterie che portano il sangue il cuore. Nella storia le sue parole: “Un piccolo passo per un uomo, un grande balzo  per l’umanità”. Per il presidente degli Stati Uniti Barack Obama “se ne va uno dei più grandi eroi americani di tutti i tempi”. Uno dei suoi due compagni di viaggio, Buzz Aldrin, ha affidato a Twitter il suo ricordo: “Eravamo buoni amici”, ha scritto, “saremo legati per sempre”.

 

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